Ha aiutato la polizia americana a ritrovare un ragazzo scomparso e, negli Usa, è ormai considerato un Segugio professionista. L’eccezionale fiuto del Bloodhound o Cane di Sant’Uberto è diventato indispensabile per seguire tracce di persone scomparse o criminali in fuga, tanto che le prove raccolte grazie al suo aiuto possono essere utilizzate in tribunale.
La sua membrana olfattiva è 40 volte più estesa di quella dell’uomo e “la pelle lassa del muso con le labbra pendenti e la giogaia, le orecchie cascanti e l’abbondante salivazione, lo aiutano ad ‘aspirare’ le molecole odorose”, spiega Lisa Harvey, biologa americana; “alcuni rintracciano l’odore di una persona anche a distanza di due giorni, tra la folla, o con vento e pioggia. Ma non sempre distinguono tra gemelli identici”, prosegue Harvey. “La sua ricerca fa pensare che il Bloodhound percepisca con l’olfatto tratti del corredo genetico delle persone, come se per lui gli odori umani fossero vere e proprie impronte digitali”.
La foto di Watson è di Rebecca Hale
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