È la richiesta che in questi giorni sta giungendo con insistenza sulla scrivania del Presidente dell’Ordine dei Medici Veterinari di Torino, Thomas Bottello, riguardo il veterinario torinese Luciano Ponzetto che, dopo aver ucciso un leone durante un safari, ne ha postato la foto sul sito Safari Italian Chapter.
Boicottare il veterinario Luciano Ponzetto
Luciano Ponzetto ha una grande passione, il safari e la caccia, e non ne fa mistero, anzi. Le foto che lo ritraggono con i suoi trofei di caccia si trovano facilmente sul web. Ma tutto questo, a parere dei più, contrasta con la sua professione di medico veterinario: “Non andrei mai da un veterinario che uccide animali così fantastici che andrebbero protetti”. Si legge tra i commenti di facebook. “Se usa i soldi che guadagna salvando i cani per uccidere leoni, dovrebbe essere disoccupato. Chiedo ai miei paesani di cambiare veterinario”. L’obiettivo è, infatti, quello di boicottare l’attività del veterinario, direttore sanitario da sedici anni del canile di Caluso, e si richiede a gran voce la sua radiazione dall’albo. Ma Bottello ha le mani legate: “Mi dicono di mandarlo via, punto e basta. Anzi, qualcuno si spinge oltre. E mi rincresce notare in questi messaggi lo stesso odio insensato, le stesse parole esagerate che ho letto sui social network. Ma è un’ipotesi impossibile. Perché c’è una deontologia e delle regole di categoria, certo, che in ogni caso restano subordinate alle leggi dello Stato. E in Italia nessuno ha mai pensato di vietare la caccia ai medici, tanto meno ai veterinari”. Nulla di illegale, dunque, che possa costargli la carriera, ma il contrasto tra professione e passione è indubbiamente oggettivo e il danno d’immagine sicuramente c’è stato. Nei prossimi giorni si deciderà se e quali provvedimenti prendere.
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