La primavera è iniziata e in questo periodo è facile incontrare sulla nostra strada degli uccellini molto piccoli che a prima vista sembrano avere bisogno del nostro aiuto.
Non raccogliere i nidiacei
Facciamo attenzione però. La Lipu raccomanda di non raccogliere da terra tutto quello che capita. Occorre fare una distinzione tra i nidiacei o pulli, ossia quegli uccellini che, ancora molto giovani e non in grado di volare, cadono a terra perché è da lì che i genitori continuano a nutrirli e a insegnargli le tecniche di volo; e i rondoni, per esempio, che non abbandonano il nido se non sono autosufficienti e trascorrono gran parte della loro esistenza in volo.
Nel primo caso l’uccellino non va spostato da dove si trova, a meno che non sia ferito o non ci sia un pericolo imminente che lo minaccia. In quest’ultimo caso, basta porlo in un luogo più protetto, ma non troppo distante dal punto di ritrovamento. Raccoglierlo e portarlo a casa metterebbe a rischio la vita stessa del volatile e, nel caso sopravviva, la troppa vicinanza con l’uomo creerebbe grosse difficoltà nel reinserimento in natura.
Se troviamo un rondone invece dobbiamo soccorrerlo, sistemandolo in una scatola di cartone con dei fori per assicurargli il passaggio dell’aria e trasportandolo nel centro di recupero più vicino. Questo sia per il bene dell’animale sia perché per legge va consegnato entro 24 ore dal ritrovamento.
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