“Perché il mio cane sa di aver fatto qualcosa che non doveva!”. Quante volte avete sentito pronunciare questa frase? Forse qualche volta anche noi abbiamo pensato che fosse così. Torniamo a casa e, appena varchiamo la soglia della porta, Fido ci guarda con quell’aria colpevole di qualcuno che sa di averla fatta grossa anche questa volta. E così, senza neanche accertarci del guaio che ha combinato, iniziamo a brontolare e il nostro cane è sempre più preoccupato. Senso di colpa quindi? Non proprio.
A svelarlo è uno studio svolto all’Università di Cambridge. Il cane non ha rimorsi semplicemente perché non sa di avere sbagliato. Quante volte vi è stato detto che punire l’animale senza che lo si colga sul fatto è completamente inutile? Il cane, infatti, non può collegare che un comportamento avuto diverso tempo prima sia proprio quello che non doveva mettere in atto e che fa andare su tutte le furie il suo proprietario. È vero che l’atteggiamento che assume successivamente è quello “colpevole”, ma questo studio spiega il perché.
Ad essere stati analizzati sono 96 binomi cane-proprietario. Ai proprietari è stato chiesto di lasciare nella stanza un bocconcino gradito al cane e di ordinare allo stesso di non mangiarlo. Poi i proprietari hanno lasciato la stanza. I cani oggetto dello studio non sono più giovani di 6 mesi e non hanno più di tre anni, proprio per il tipo di relazione che c’è col proprietario, e il tutto si è svolto tra le mura domestiche di ognuno, proprio per mettere gli animali a loro agio.
I cani sono stati suddivisi in due gruppi:
- gruppo A – gli studiosi si sono introdotti nella stanza e hanno tolto il cibo al cane
- gruppo B – gli studiosi hanno lasciato che il cane mangiasse l’alimento
Questi gruppi sono stati poi ulteriormente divisi:
- gruppo A.1 – gli studiosi non hanno rimpiazzato il cibo
- gruppo A.2 – gli studiosi hanno rimpiazzato il cibo
- gruppo B.1 – gli studiosi non hanno rimpiazzato il cibo
- gruppo B.2 – gli studiosi hanno rimpiazzato il cibo
Rientrati nella stanza, i proprietari si sono limitati a osservare il cane senza dire nulla e gli studiosi hanno così chiesto loro di dire se pensavano che il cibo fosse stato mangiato dal cane o tolto prima. I proprietari hanno dichiarato colpevoli:
- 15 cani su 24 sia per il gruppo B.2 (mangiato il cibo, gli studiosi lo hanno rimpiazzato) che per l’A.1 (tolto il cibo, gli studiosi non lo hanno rimpiazzato)
- 11 cani su 24 per il B.1 (mangiato il cibo, gli studiosi non lo hanno rimpiazzato) e A.2 (tolto il cibo, gli studiosi lo hanno rimpiazzato)
Quindi i cani che avevano mangiato il cibo apparivano “colpevoli” tanto quanto quelli che non lo avevano mangiato. Ciò significa essenzialmente che il cane non si sente in colpa per aver fatto qualcosa che non doveva, ma ha solo timore di ciò che lo aspetta, perché percepisce che il suo proprietario è arrabbiato e che è in arrivo una punizione, senza però capire il reale motivo.
Un consiglio? Se il vostro cane ha combinato una marachella in vostra assenza, al vostro rientro non siate arrabbiati e non punitelo, anzi sistemate tutto in un secondo momento con estrema serenità. L’animale non può capire quanto grossa l’ha fatta. Una punizione in queste circostanze serve solo ad aumentare in lui l’ansia rispetto al vostro arrivo e a collegare quest’ultimo a qualcosa di negativo.
NO COMMENT