È la seconda Giornata mondiale della natura selvatica, il cui anniversario ricorre il 3 marzo come quello della firma della Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (Cites), siglata a Washington il 3 marzo 1973.A istituirla è stata l’Assemblea delle Nazioni Unite il 20 dicembre 2013 e quest’anno il focus della giornata è stato sui crimini contro la natura. “Il commercio illegale di fauna e flora selvatica è diventato una forma sofisticata di criminalità transnazionale, paragonabile ad altri esempi perniciosi come il traffico di droga e di esseri umani”, scrive il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon. Tale commercio “è trainato dalla crescita della domanda, e spesso è facilitato dalla corruzione e da governance deboli. Ci sono forti evidenze di un maggiore coinvolgimento del crimine organizzato e di gruppi armati”.
È compito dei governi rafforzare le leggi, ma un ruolo importante è svolto anche dalle aziende e dai consumatori che possono rifiutarsi di “comprare o vendere all’asta avorio illegale o corno di rinoceronte, e chiedendo che i prodotti provenienti da oceani o foreste tropicali siano stati ottenuti legalmente e in modo sostenibile”.
commenti
NO COMMENT