È stata scongiurata la chiusura del canile comunale Muratella di Roma. Da domani, 1 gennaio 2016, infatti, le porte della struttura sarebbero state chiuse al pubblico, i lavoratori licenziati e i cani trasferiti in strutture private. Era quanto comunicato nei giorni scorsi dall’amministrazione capitolina, preannunciando così un “piano per la prosecuzione temporanea per il servizio di ricovero, custodia e mantenimento dei cani con altre modalità, in attesa degli esiti della gara europea pluriennale per l’assegnazione del servizio stesso presso i canili capitolini, di cui sono in corso di completamento gli atti”.
Presidio in Prefettura e al Campidoglio
Ma il presidio di oggi, 31 dicembre, prima in Prefettura e poi in Campidoglio da parte dei cittadini ha scongiurato la chiusura del canile e il licenziamento dei lavoratori. “Con una nota Roma Capitale torna sui suoi passi e comunica che il servizio verrà garantito; inoltre lunedì 4 gennaio si discuterà il rinnovo di convenzione che dovrebbe permettere la continuità salariale e occupazionale per i lavoratori oltre che il benessere animale”.
Vigile l’attenzione
Rimane, comunque, vigile l’attenzione sulle promesse fatte dal Comune, visti i precedenti episodi. Nei mesi passati, infatti, abbiamo assistito a un susseguirsi di vicende che ha riguardato i lavoratori delle tre strutture comunali: Muratella, Ponte Marconi e Vitinia. Un “bando ponte“ che, in attesa del prossimo bando europeo, ha assegnato la gestione della struttura di Ponte Marconi alla Mapia Srl, anche se di fatto ad occuparsi degli ospiti del canile è ancora l’associazione L’Impronta, che gestiva la struttura precedentemente; un accordo successivo dell’amministrazione comunale con l’Avcpp che prorogava la gestione di Muratella da parte dell’associazione, gestrice storica della struttura da ben 15 anni.
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