Si chiama “Animali in città” lo studio di Legambiente che ha sottoposto un questionario alle amministrazioni comunali dei capoluoghi di provincia e alle Asl per conoscere politiche e gestione degli animali d’affezione. Ciò che emerge è che Roma, Torino e Napoli sono le città più gattare d’Italia e la Sicilia vince, invece, il primato per i “cani di quartiere”, laddove Verbania è la città con più adozioni di cani; la biodiversità animale è inesistente e ci sono grosse differenze geografiche e disomogeneità di servizi, politiche e informazioni ai cittadini, ossia sono pochi gli enti in grado di fornire servizi di qualità e corrette informazioni ai cittadini.
Tantissime le colonie feline sparse sul territorio nazionale con una classifica che vede Roma al primo posto seguita da Torino, Napoli e Milano. Il 74% dei Comuni ha un nucleo di Polizia municipale destinato ai controlli e il 90% ha un regolamento comunale in materia di corretta detenzione degli animali in città. Pochi, invece, i Comuni costieri che hanno regolamentato l’accesso in spiaggia degli animali (28,5% di 35 Comuni sentiti), così come quelli che hanno approvato agevolazioni fiscali a favore di adozioni (9,4%) o sterilizzazioni (4,7%).
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