Riducono l’impiego di insetticidi e pesticidi, facendo risparmiare ai coltivatori di mais fino a un miliardo di dollari l’anno, quasi un miliardo di euro. Non solo. Insieme a talpe e balene, sono tra gli animali studiati per capire il segreto della longevità.
Risparmio economico ed ecosistema più sano
I pipistrelli sono, dunque, una vera e propria risorsa per gli agricoltori, poiché predatori naturali di alcuni parassiti che infestano le coltivazioni di mais (oltre che di mosche e zanzare), cereale alla base della sicurezza alimentare mondiale. Avevamo già parlato del loro prezioso contributo in occasione dell’estate, per combattere naturalmente la fastidiosa presenza delle zanzare attraverso le Bat Box. Ma questa volta i ricercatori hanno messo in evidenza qualcosa di veramente importante. Il risparmio economico è stato documentato e pubblicato online da Pnas (Proceedings of the National Academy of Sciences) e la Southern Illinois University ha osservato per due anni come questi chirotteri proteggano i campi coltivati. In particolare i pipistrelli sono ghiotti di una falena che sarebbe la principale causa dei danni miliardari ai raccolti di mais, cotone, pomodori e altre coltivazioni. Le larve, infatti, danneggiano direttamente il raccolto o lo rendono tossico per l’uomo. I ricercatori hanno potuto verificare che, laddove i pipistrelli erano assenti, la presenza delle larve era superiore del 60% rispetto alle zone dove i pipistrelli erano liberi di nutrirsi dei parassiti. Pare, inoltre, che questi animali proteggano il raccolto anche da infezioni fungine. Il risparmio per gli agricoltori è quindi davvero importante.
Le cellule dei pipistrelli allungano la vita
Sfruttare, dunque, le naturali propensioni dei pipistrelli potrebbe portare a utilizzare sempre meno pesticidi, dannosi sia per l’uomo che per gli altri animali, e a mantenere un ecosistema sano. Inoltre, ad Harvard, il professor Vladim Gladyshev sta cercando di capire il segreto che si nasconde nelle cellule del Vespertilio di Brandt, un pipistrello microscopico che pesa al massimo 30 grammi e vive più di 40 anni. Insieme alla talpa senza pelo, immune al cancro, e alla balena artica, 20 metri di lunghezza per 100 tonnellate di peso e oltre 200 anni di vita senza malattie (studiata dal biologo Joao Pedro De Magalhaes dell’Università di Liverpool), questo piccolo mammifero gioca un ruolo davvero importante nello studio delle malattie degenerative e della vita delle cellule, che potrebbe allungare la nostra aspettativa di vita di almeno vent’anni.
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