Il gatto è un animale molto pulito e solitamente non ama il contatto con l’acqua, ma preferisce ricorrere alla saliva e alla lingua ruvida per mantenere il pelo lucido ed eliminare quello morto. L’atto del leccamento occupa il 30-40 per cento del suo tempo ed ha una doppia valenza: rimuovere la polvere e lo sporco, ammorbidire il manto e rimediare alla blanda presenza di parassiti, ridurre la temperatura nei mesi più caldi; calmare da ansia, frustrazione, nervosismo o paura. In quest’ultimo caso l’operazione è accompagnata dalle fusa che i gatti emettono anche al fine di rassicurarsi.
Il gatto è in grado di compiere questa pratica di pulizia sin dall’età di 3-4 settimane, imitando la madre. Da adulto può capitare che si scambi leccamenti con un altro gatto sia per raggiungere meglio parti del corpo difficilmente raggiungibili, sia per rafforzare il legame fra appartenenti ad uno stesso branco.
Tutto ciò vale se si è escluso un qualsiasi altro motivo di natura patologica. Il gatto, infatti, potrebbe eccedere in questo comportamento manifestando un disagio fisico o psicologico. Nel primo caso potrebbe trattarsi della presenza di pulci o zecche, dermatiti, secchezza della pelle, prurito o altro; nel secondo caso un elevato stress domestico o una gestione sbagliata della territorialità potrebbe palesarsi con un eccessivo leccamento.
NO COMMENT