La definizione deriva dal fatto che le sue piume bianche lo rendono facile preda per i falchi, le sue ali sono più delicate e la sua vista inferiore rispetto agli altri passeri, cosa che non gli permette di coprire grandi distanze in volo. Inoltre, non viene accettato dagli altri passeri nello stormo e nessuno vuole accoppiarsi con lui. Infine, spesso viene ucciso dalla madre appena uscito dall’uovo, perché diverso dagli altri uccelli. “Se un piccolo appena uscito dall’uovo non è come gli altri, la madre lo butta fuori dal nido”, spiega il fotografo e birdwatcher Bob Winters. “Sembra crudele, ma è il solo modo per i passeri di difendersi dagli altri uccelli parassiti, che depongono le loro uova nei nidi delle altre specie per farle covare a loro”.
Questo rarissimo esemplare è stato avvistato a Melbourne, in Australia, nei pressi dei Sanctuary Lakes. È qui che vive Bob. “L’evoluzione non è stata gentile con questo uccello”, ha spiegato il fotografo. “A causa del suo aspetto, le sue chances di sopravvivenza sono decisamente basse, ma chi come me abita nei dintorni dei laghi lo difende e lo aiuta a sopravvivere”. Inoltre, lui non si allontana mai più di un centinaio di metri dal suo nascondiglio tra i cespugli, dal quale esce solo quando si sente sicuro.
Il piccolo passero albino dovrebbe avere circa 7 mesi, che è già un record di sopravvivenza. Se dovesse arrivare all’anno di età, rispetto ai 5-6 anni di vita di un passero comune, sarà comunque un ottimo risultato.
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