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Mufasa, il leone liberato dopo vent’anni di catene

Ha vissuto incatenato alla parte posteriore di un camion per circa vent’anni ed è stato finalmente liberato dall’Animal Defenders International. Mufasa, il leone di montagna prigioniero di un circo peruviano illegale, è stato salvato all’inizio di quest’anno. Probabilmente venduto nel commercio di animali domestici esotici da cucciolo, ha trascorso 20 anni in giro per i villaggi e costretto a esibirsi, per poi essere legato nella parte posteriore di un camion insieme all’attrezzatura del circo.

Operation Spirit of Freedom

“È stato straziante vedere Mufasa incatenato tra le attrezzature del circo nel retro di un pick-up”, ha detto in un comunicato Jan Creamer, presidente di Animal Defenders International (Adi). “Un trapezio pesante e catene erano avvolte intorno al suo corpo e, appena le abbiamo tolte, lui si è stiracchiato, libero per la prima volta”. Creamer ha descritto quella scena come “la più triste e misera che abbia mai visto”, notando che “era come se lui non fosse nemmeno vivo”. Per fortuna Mufasa è stato salvato attraverso l’Operation Spirit of Freedom dell’Adi, un’operazione sui circhi illegali del Perù, dopo un braccio di ferro di otto ore con i suoi proprietari.

I primi passi nella nuova casa

Quando è stato trovato, Mufasa era molto trascurato e sottopeso. Ma il vero danno era alla pelle; i soccorritori lo hanno descritto come “molto nervoso” e hanno detto che sembrava avesse paura della gente. Mufasa è stato trasferito allo Spirit of Freedom dell’Adi, un centro di recupero a Lima, in Perù, dove i soccorritori hanno cominciato a guarire il suo corpo e la mente. “Il suo appetito e la condizione del mantello sono migliorate dopo aver ricevuto un trattamento veterinario specifico”, ha detto il gruppo. Dopo essersi riposato era finalmente pronto per una vera casa, e Adi lo ha trasferito nella Taricaya Ecological Reserve. La riserva ha preparato un recinto speciale nella foresta amazzonica che consentirà a Mufasa di vivere i suoi giorni più vicino possibile alla sua vita naturale. Le foto mostrano come muove i primi cauti passi nella sua nuova casa, esplorando le foglie e il sottobosco in un luogo dove nessuno può fargli del male.

Aiutare Mufasa e gli altri animali

“Mufasa è stato strappato dal suo ambiente naturale e ha subito la peggiore vita possibile”, ha detto Creamer. Anche se la sua storia è straziante, è solo uno dei quasi cento animali salvati durante le operazioni di soccorso di Adi, tra cui leoni, orsi, scimmie, uccelli e una tigre, i quali sono stati salvati da circhi e ora stanno recuperando lunghi anni di abuso. “È magico vedere Mufasa muoversi dentro e fuori, tra gli alberi del suo pezzo di foresta protetta”, ha detto Creamer. È possibile donare ad Adi per sostenere Mufasa nei suoi ultimi anni, e aiutare così il gruppo a continuare a salvare altri animali come lui.

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