Solitamente siamo noi proprietari a insegnare le abitudini al nostro cane, ma ce ne sono alcune in cui Fido è bravissimo e dovremmo essere noi a imparare da lui.
No al multitasking: il nostro cane, quando svolge un’attività, si concentra su quella e la porta avanti, evitando il multitasking. Cosa che dovremmo fare anche noi per evitare quello che i ricercatori dell’Università di Siena hanno individuato col nome di stress lavoro-correlato e che causerebbe le patologie psichiche e psicosomatiche da disfunzioni del lavoro.
Sì allo stretching: Fido si stiracchia più volte al giorno, e noi? L’allungamento dei muscoli per alcuni secondi, dai 15 ai 30, non fa altro che aumentarne la flessibilità e l’elasticità, mantenendo giovani le articolazioni. Il tutto senza esagerare, poiché, come sostiene uno Studio della Scuola di Fisioterapia dell’Università di Sidney, un allenamento eccessivo può portare a microtraumi.
No alla negatività: scodinzolii a gogo? È quello che fa Fido di fronte alle cose più banali e noi dovremmo imitarlo, senza battere la coda magari, ma con un semplice sorriso. Un’attitudine positiva, infatti, abbassa i livelli di cortisolo nel sangue. Meno stress, dunque, e meno disturbi in età avanzata. Non solo. Secondo l’Experimental Biology Meeting di San Diego, ridere per una ventina di minuti al giorno abbasserebbe i livelli di cortisolo nel sangue e migliorerebbe la memoria.
Sì al riposino: caschi il mondo, a metà giornata vediamo il nostro cane sonnecchiare serenamente. Bene. A detta del Centro Georgetown University, pare che un riposino migliori la memoria e che il “microsleep”, pochi minuti di sonno profondo, riattivino l’emisfero destro del cervello, ossia la creatività, permettendo di trovare al risveglio soluzioni che non siamo riusciti a dare in ore di lavoro.
No alla perfezione: grassi, magri, belli, brutti… Il nostro cane ci ama! Anche se non siamo perfetti, loro ci accettano per quel che siamo. I canoni di perfezione con loro non valgono. E anche se nessuna ricerca scientifica lo conferma, accettarsi potrebbe farci vivere molto meglio…
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