È stato trovato senza il suo corno ma per fortuna ancora vivo e ora è sulla via della guarigione. Era accanto al corpo senza vita della madre. Entrambi sono stati colpiti con proiettili ad alto calibro e immobilizzati per la rimozione del corno. La mamma non ce l’ha fatta, mentre Hope due giorni dopo è stata trovata con una brutta ferita già infestata dai parassiti. Il team di veterinari “Saving The Survivors” l’ha sottoposta a un intervento chirurgico per rimuovere i tessuti morti e ricostruire dove possibile le aree distrutte dai bracconieri, utilizzando anche innesti in fibra di vetro.

“Ha un lungo percorso davanti a lei”, ha spiegato German Steenkamp, uno dei veterinari che ha partecipato al salvataggio. “Stimiamo serva almeno un’anno prima che la ferita guarisca completamente. Se riuscissimo a salvare Hope e potesse tornare in libertà per riprodursi, nel suo ciclo di vita avrebbe contribuito alla sopravvivenza della specie”.

La piaga del bracconaggio in Africa non accenna a diminuire. I cinque esemplari di rinoceronte bianco che ancora resistono sono sorvegliati a vista notte e giorno. I dati di Save The Rhino parlano chiaro: 1.215 esemplari sarebbero stati uccisi nel 2014, una morte ogni otto ore.