Tra macerie e calcinacci, per le vie di Ganesh Kalamadi, vicino al centro di Kathmandu, i cani randagi vagano senza meta. Magri e senza pelo, anche nei loro occhi c’è il terrore del terremoto che continua a far tremare la terra. Si aggirano in cerca di cibo e di una carezza, che trovano tra le mani di Gyani Deula, “la madre dei cani di Kathmandu”.

In mezzo a tanta sofferenza, avvolta nel suo abito turchese, Gyani vive lì con loro, per strada. Si accovaccia a terra e trascorre tutte le notti con i suoi cani per proteggerli dagli sciacalli. Divide ogni pasto con loro e li considera come i suoi figli. Per chi non c’è più ha organizza una cerimonia funebre con incensi profumati e preghiere, che in nepalese si chiama Terva. E i volontari dell’associazione Human Society International, che stanno aiutando gli animali nepalesi, la sostengono donando vaccini e antibiotici per i suoi cani.