Orsi, linci, lupi e ghiottoni non sono più a rischio di estinzione. È quanto riporta l’Unione Europea, che registra un aumento delle specie carnivore in libertà in gran parte dei Paesi Europei, fatta eccezione per alcune nazioni del resto d’Europa. Le stesse, infatti, sono state assenti per gran parte del 1900, a causa della caccia e delle altre attività dell’uomo. I risultati positivi riguardano l’orso bruno, la lince eurasiatica, i lupi grigi e i ghiottoni, il cui aumento gioverebbe alla biodiversità e alle politiche di conservazione.
Il report pubblicato da Adnkronos rivela che la popolazione degli orsi bruni è cresciuta vertiginosamente, 17mila esemplari in 22 paesi, con una diffusione disomogenea che ne vede 7.200 nei Carpazi e solo 50 nelle Alpi. Seguono i lupi, 12mila soggetti in 28 paesi, fatta eccezione per la Spagna che ne conta solo 6. Le linci sarebbero presenti in 9mila in 23 nazioni, mentre i ghiottoni in 1.250 nel territorio scandinavo.
Cosa ha portato a questo importante risultato? Innanzitutto la tutela legislativa che, con la Convenzione di Berna del Consiglio d’Europa, ha allontanato la mano dell’uomo da questi animali carnivori. E poi la strategia utilizzata per ripopolare i vari territori: si è scelto di far convivere le diverse specie anziché confinarne alcune in aree protette, dimostrando che la condivisione degli spazi rappresenti una strategia efficace senza conseguenze negative per le popolazioni coinvolte.
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