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Giappone. Spedizione a scopo scientifico uccide 333 balenottere

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Succede in Giappone dove, durante l’annuale caccia alle balene nei mari antartici, sono state uccise 333 balenottere minori, di cui 200 femmine gravide. Lo comunica l’Institute for Cetacean Research giapponese.

Ufficialmente a fini scientifici

La spedizione, durata 115 giorni, è ufficialmente condotta a fini scientifici, ma in realtà ignora completamente la decisione del 2014 della Corte Internazionale di Giustizia, che ha messo in discussione la legittimità di questa attività. La Commissione Baleniera Internazionale, che regola la caccia alla balena, ha vietato quella a scopi commerciali a partire dal 1986, mantenendo un’eccezione per gli studi scientifici. “Quando una nave giapponese rientra con una balenottera, c’è qualcosa che somiglia vagamente a un’attività scientifica, compresa la raccolta degli organi per la ricerca. Ma gran parte dell’animale finisce sul mercato, dove viene venduto a scopi alimentari”, spiega a National Geographic la biologa esperta di mammiferi marini Leah Gerber.

Il Giappone continua a uccidere le femmine

Dopo la decisione della Corte Internazionale di Giustizia, il Giappone ha interrotto la sua attività per un po’ di tempo, per poi riprenderla nel 2015-2016. Nonostante sulla carta il numero delle balenottere uccise sembrava sostanzialmente inferiore, nella pratica non lo è stato. Astrid Fuchs, manager del programma sulla caccia alla balena per l’organizzazione senza scopo di lucro Whale and Dolphin Conservation, lo conferma: in passato il Giappone uccideva tra le 200 e le 400 balenottere minori antartiche ogni anno; in questa stagione ne ha uccise 133. Inoltre, il nuovo programma prevede un grande interesse per gli esemplari di sesso femminile.  Il Giappone lo giustifica sostenendo la necessità di determinare a quale età la specie raggiunge la maturità sessuale. Secondo Fuchs, invece, il Giappone vorrebbe dimostrare che la popolazione di balenottere minori è abbastanza in salute da permettere una caccia regolare.

Specie a rischio

Alcuni studi hanno riscontrato una diminuzione del 60% del numero di balonettere rispetto ai dati raccolti tra il 1978 e il 1991 e tra il 1991 e il 2004, abbastanza per considerarle specie minacciata. Questa spedizione, in 12 anni, ucciderà circa 4 mila cetacei nelle acque antartiche.

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