È quanto viene fuori dal rapporto annuale dell’Eurispes sulla società italiana, secondo il quale aumenta il numero di persone che vorrebbe abolire l’impiego degli animali nei circhi (dal 68,3% al 71,4%) e negli zoo (dal 5,3% al 54,9%), ma cala quello contrario ai delfinari (dal 64,8% al 56,3%). Cresce di 12 punti la percentuale di chi esige l’accoglienza per gli animali da compagnia nelle strutture alberghiere (68,5%) e di 13 punti quella di chi è d’accordo sull’accesso degli animali nei luoghi pubblici (69,1%). E poi, l’80,7% degli italiani è contrario alla vivisezione (-7% rispetto al 2015) e il 68,5% alla caccia (-10%); l’86,3% (-4% circa) è contrario alla produzione di pellicce.
Aumentano le persone che hanno un animale
Inoltre, sono in aumento le persone che in Italia hanno un animale, in quattro case su dieci (43,3%) è presente un pet. Il 22,5% della popolazione in Italia ha deciso di adottare un animale nella propria abitazione. Il 9,3% ne ha due, il 4,1% ne ha tre e il 7,4% dichiara di averne più di tre. Il miglior amico degli italiani resta il cane (60,8%) seguito dal gatto (49,3%). Con grande distacco troviamo pesci e tartarughe (entrambi all’8,7%), uccelli (5,4%), conigli (5,2%), criceti (3,1%) e animali esotici (2,1%). La maggioranza (38,6%) di chi ha un animale riesce a non oltrepassare la media dei 50 euro mensili per i pet e più del 35% contiene le spese sotto i 30 euro al mese. Solo il 19% spende fino a 100 euro mensili per cibare, tenere pulito o curare il proprio animale. Una minoranza coloro che possono permettersi di spendere ancora di più: il 4,3% che dedica al proprio pet un budget da 101 a 200 euro mensili, l’1,6% fino a 300 euro e un esiguo 1,4% che affronta una spesa di oltre 300 euro mensili.
Dieta “verde”
Una piccola percentuale pensa agli animali anche nell’alimentazione. Il 7,1% degli italiani si dichiara vegetariano e l’1% è vegano. Sommando le due pratiche, si può affermare che l’8% degli italiani segue una dieta esclusivamente “verde”.
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