Martina Giammarini è il nome che in questi giorni sta facendo impazzire il web. La ballerina sorda che ha partecipato al talent show Italia’s Got Talent ha commosso non solo i giudici ma tutta l’Italia, dimostrando che la disabilità può trasformarsi in una sfida con se stessi e può emozionare e avvicinare la gente, anziché costituire un ostacolo nella quotidianità. Lacrime di gioia, dunque, a conferma che il problema spesso è negli occhi di chi guarda e non è necessariamente invalidante, anzi il più delle volte rappresenta anche un valore aggiunto.
È in fondo quello che succede ai nostri animali. Loro che non vivono di luoghi comuni, non considerano la disabilità un limite e conducono un’esistenza pari a quella dei loro simili, basando la comunicazione sugli altri sensi funzionanti. Come Sally, meticcio bianco di due anni, affetta da una sordità congenita che non le aveva mai permesso di udire. Quando Sally era in campo, nessuno si accorgeva della sua disabilità. L’eccellente empatia col suo proprietario celava perfettamente quel disturbo, in un linguaggio muto impeccabile ed efficace.
E proprio quell’armonia con cui si muoveva, guidata dagli sguardi e dai gesti del suo compagno, mi è tornata in mente l’altra sera quando ho visto l’esibizione di Martina sul palco, suscitandomi la stessa identica emozione. Anche Sally era un guerriero, con meno consapevolezza probabilmente, ma con la stessa forza d’animo di chi sa affrontare i propri limiti e trasformarli in ricchezza per se stessi e per gli altri.
Esiste un’associazione culturale, Semplicemente Sordo, che si occupa della riabilitazione di cani con disabilità visive e uditive, fornendo gli strumenti per inserirli felicemente nella società. Lo scopo è, appunto, quello di diffondere l’idea di diversità come valore, non come limite, lavorando sui punti di forza del singolo soggetto, che sia a quattro o a due zampe. È a partire proprio da questo concetto fondamentale che l’associazione sviluppa progetti di lavoro basati su nuovi livelli di comunicazione con individui diversamente abili.
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