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“Courthouse Dogs”, i cani che aiutano in tribunale

Affrontare un processo è stressante, specie per i bambini vittime di abusi e violenze. Come rendere questo momento più sereno? Nel 2012, negli Stati Uniti, è nata Courthouse Dogs, un’organizzazione che addestra cani per aiutare le persone ad affrontare al meglio l’aula del tribunale. In America i processi penali sono pubblici e i testimoni assistono alle udienze e depongono in presenza dell’accusato, per garantire un processo equo. Ma in tal modo le vittime sono sottoposte a una pressione emotiva non indifferente, che può danneggiarle, specialmente i bambini vittime di abusi sessuali, come sostiene l’ex pubblico ministero Ellen O’Neill Stephens, che per la prima volta nel 2003 ha sperimentato i benefici della presenza di un cane in aula.

Così dalla collaborazione della stessa O’Neill Stephens e del veterinario Celeste Walsel nasce Courthouse Dogs, con l’obiettivo di “promuovere la giustizia con compassione”. I cani vengono addestrati per due anni a sostenere situazioni di caos e stress. Finito l’addestramento arrivano in tribunale dove si fanno coccolare dai bambini o sonnecchiano ai piedi del banco dei testimoni, e la loro presenza funge da calmante, abbassa la pressione sanguigna e riduce l’ansia.

Ad oggi sono 87 i cani che prestano questo servizio in 28 stati federali, perlopiù Labrador e Golden Retriever. Diversi i Paesi attirati dal progetto Courthouse Dogs, tra i quali il Cile e il Canada.

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