Siamo a Salgar, in Colombia, dove una frana ha devastato le abitazioni e causato 78 morti. La terra si è riversata nelle acque del fiume Liboriana, i cui argini sono stati divelti dalle piogge torrenziali. Acqua e fango hanno travolto con estrema violenza tutto ciò che hanno incontrato lungo il loro percorso. Tra questi anche un cagnolino portato a valle dalle acque fangose del fiume. Invano cercava di raggiungere la riva, poiché la potenza dell’acqua era tale da impedirgli ogni movimento. Gli agenti accorsi sul posto si sono trovati di fronte a questa scena, ma non ci hanno pensato due volte. Uno di loro si è gettato nelle acque del fiume, mentre gli altri, correndo lungo le rive, hanno cercato di intercettare il corpo.

Solo dopo varie manovre, finalmente, l’epilogo: l’uomo immerso nell’acqua per metà ha fatto da scudo al corpo del cane, ormai inerte, finito in velocità tra le sue braccia, e un secondo agente ha trattenuto il primo e gli ha permesso di non essere travolto dalle acque della corrente. Il cagnolino è stato così tratto in salvo, rianimato con una breve respirazione bocca a bocca e massaggio cardiaco. A parte lo spavento e qualche botta presa, il piccolo si riprenderà.