Avviene ogni anno nella metropoli cinese di Yulin, in occasione del solstizio d’estate. È il festival della carne canina, una ricorrenza che, soprattutto negli ultimi anni, ha scatenato tantissime proteste da parte delle associazioni animaliste e in generale dagli stati occidentali, dove il consumo della carne di cane e di gatto è considerato un orribile atto di crudeltà. Cani e gatti, allevati o rubati dalle abitazioni, vengono segregati in gabbie, detenuti in condizioni orribili per poi essere macellati e mangiati. Molti muoiono ancor prima di fame e di sete.
La Humane Society International ha lanciato una raccolta di adesioni per chiedere al governo cinese di fermare questa barbarie e ha diffuso un video dove i “migliori amici dell’uomo” sono esposti in teche e trattati come animali da macello. In Italia, anche la presidente della Lega italiana per la difesa degli animali, Michela Vittoria Brambilla, si sta spendendo per cercare di fermare questa mattanza.
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