Dopo quanto successo ieri, 24 febbraio, ai cani della struttura comunale Il Poverello, sgomberata con la forza e senza alcun preavviso, ci si aspetta la stessa sorte per i canili Muratella ed Ex Cinodromo. Il primo è gestito dall’associazione storica Avcpp, cui è stata concessa una proroga fino al 30 aprile; il secondo è autogestito, dallo scorso ottobre, dall’associazione L’Impronta, dopo l’assegnazione alla Mapia srl che di fatto non ha mai messo piede nella struttura.
Perché favorire un privato al posto del pubblico?
Ma il timore è che per le due strutture superstiti, e quindi per i loro ospiti, possa toccare la stessa sorte del canile di Vitinia, i cui 19 cani, anziani e malati, sono stati trasferiti contro il volere di lavoratori e volontari nella struttura privata Villa Andreina che ha sede ad Acilia. Perché favorire un privato rispetto a una struttura pubblica che sarebbe di certo pesata meno alle tasche del Comune? Quello stesso Comune che mesi fa rifiutava l’offerta dell’associazione Avcpp perché considerata troppo onerosa e che ora paga una cifra altrettanto onerosa ai gestori di Villa Andreina: 294.387,30 euro per il periodo che va dal 1 gennaio al 1 luglio 2016 (come si evince da un documento ufficiale).
Giochi politici e guerra tra associazioni
Tanti punti interrogativi in questa vicenda che ha visto in pochi mesi lo sgretolarsi di un sistema comunale che sembrava solido e pareva funzionare più che bene. Quattro strutture, ex Cinodromo, Muratella, Poverello e Valle dei Cuccioli (chiusa a novembre 2014), che in poco tempo, a causa di giochi politici e scaramucce interne, hanno assistito a un lento decadimento. Ma la politica quanto ha a che fare con la vita degli animali? Quanto è giusto che a fare le spese della guerra tra associazioni e schieramenti politici siano proprio gli ospiti delle strutture comunali che, invece, dovrebbero essere solamente tutelati e riabilitati a una vita normale?
NO COMMENT