Gli era stato diagnosticato un tumore di 4 cm a carico del surrene sinistro, ma una chirurgia tradizionale per l’asportazione di una neoplasia in una sede così delicata avrebbe comportato un grosso danno ai tessuti e un decorso post operatorio lungo e stressante che avrebbe messo a rischio la ferita stessa. E così l’Ospedale Veterinario dell’Università Statale di Milano a Lodi ha realizzato il primo caso al mondo di chirurgia robotica mininvasiva teleassistita per asportare un surrene affetto da tumore su un leone di circa 8 anni, Leonardo.
Il meccanismo con cui lavora il robot chirurgico Telelap ALF-X è simile a quello della laparoscopia classica, ma i bracci chirurgici vengono comandati da una consolle. In tal modo il chirurgo ha una visione interna dell’addome tridimensionale e in alta definizione. Non solo. Particolari software sviluppati dalla Sofar permettono al robot di avere una sensibilità tattile sulla consistenza dei tessuti e un eye-tracker consente all’operatore di spostare la telecamera e l’inquadratura con il movimento degli occhi.
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Leonardo oggi sta bene ed è tornato a casa. Il suo post-operatorio è andato molto bene e dopo sole tre ore dall’anestesia generale è tornato a muoversi, ripristinando le normali funzioni organiche nelle successive 24 ore. Le ferite sono state solo tre di circa 3 cm. Che questo intervento possa fare da apripista per una nuova era di chirurgia robotica? Perché no! Magari per quegli animali che devono essere sottoposti a interventi particolari o che necessitano di un post-operatorio il più tranquillo possibile.
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