Si tratta di una gravidanza invertita. Una volta fertilizzate, la femmina trasferisce le uova in una tasca presente nel ventre del maschio. Qui vengono ossigenate e protette per tutta la durata della gestazione che va dai 14 ai 28 giorni, e poi i piccoli, i cosiddetti avannotti, vengono dati alla luce proprio dal maschio. Purtroppo solo una piccola parte raggiungerà un’età adulta, gli altri saranno vittima dei predatori.
Tutto ciò succede per permettere alla femmina di poter produrre nuove uova da trasferire al maschio subito dopo la nascita degli avannotti. In questo modo la coppia darà vita a una progenie numerosa, sperando che una piccola parte riesca a sopravvivere. Questa è una strategia comune e ideale per i pesci che producono una quantità limitata di uova. Quelli che invece ne producono migliaia, le diffondono nell’acqua per una fertilizzazione esterna, e in tal caso una cura parentale è impossibile visti i grandi numeri.
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