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Canile Muratella di Roma: “Impediremo il trasferimento dei cani”

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Da qui i cani non si muoveranno se non per le adozioni. Se qualcuno del Comune si presenterà qui per prendere anche un solo cane noi fisicamente impediremo questo trasferimento nelle strutture private. Se vogliono un problema di ordine pubblico perché hanno deciso di risolvere così la situazione, lo avranno”. Questo il messaggio lanciato nella conferenza stampa che si è svolta oggi nel canile della Muratella. Ma non solo. La proposta dei lavoratori è quella di commissariare la gestione fino all’espletamento di un regolare bando senza interrompere il servizio pubblico ed evitando maggiori spese da parte di Roma Capitale, dopodiché i lavoratori saranno pronti a lasciare immediatamente le strutture.

Cani a rischio trasferimento

“Dopo che l’Anac ha dato parere sfavorevole al rinnovo della proroga tecnica della gestione dei canili comunali”, spiega Simone Placido, rappresentante degli operatori dell’Avcpp, “il Campidoglio ha già dato mandato da oggi fino al 31 gennaio di spostare i canili di Muratella e del Poverello e di avviare la dismissione del servizio, ancora non sappiamo se totale o parziale. I 100 lavoratori dei canili verranno licenziati già il 29 gennaio, quando si chiuderà la procedura di mobilità e licenziamenti collettivi aperta dall’Avcpp per l’accesso agli ammortizzatori sociali. Gli animali, così, rischiano di finire in strutture dove non viene erogato neanche un quinto dei servizi che noi offriamo 6 giorni su 7″. E dove il Comune di Roma pagherà 5,20 euro al giorno a cane.

In attesa di un incontro

“Ma noi non ci arrendiamo”, dicono i lavoratori. “Come già detto ci opporremo con tutte le forze ai trasferimenti dei cani nelle strutture private e siamo in attesa di un incontro, promesso per mezzo stampa, con il Prefetto Tronca per garantire continuità al servizio e la tutela di tutti i posti di lavoro. Ma non aspetteremo all’infinito e se domani non avremo fissato un incontro nella giornata di mercoledì, metteremo in campo tutte le pratiche necessarie per porre con forza al governo della città la tutela e il rispetto di un servizio di pubblica utilità, contro la privatizzazione della gestione dei cani di Roma Capitale e contro il licenziamento di 100 operatori e operatrici”. “L’Anac si è espressa contro la proroga e l’affidamento”, continua Placido, “noi riteniamo che questo sia giusto perché è ovvio che 15 anni di affidamenti diretti sono illegittimi, ma non è certo colpa dei lavoratori dei canili che in tutti questi anni non siano stati fatti bandi e non ci sia stata alcuna progettualità”.

Il prossimo appuntamento è martedì 26 Gennaio all’assemblea pubblica che si terrà dalle ore 17.30 nello spazio sociale autogestito ESC, via dei Volsci 159, per rilanciare contro privatizzazioni e in difesa della città solidale.

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