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Bolzano. Marmotte salve. Ritirato il provvedimento provinciale

È tutto merito del Tar di Bolzano che ha accolto il ricorso della Lav (Lega Anti Vivisezione) e costretto Arnold Schuler, assessore provinciale all’agricoltura dell’Alto Adige, a ritirare il decreto emesso l’8 settembre che autorizzava i cacciatori all’abbattimento di 958 marmotte condannate per i danni procurati all’agricoltura e all’ambiente.

Le marmotte danneggiano il 10% del territorio altoatesino

I cunicoli scavati dalle marmotte, infatti, provocherebbero, secondo l’assessore Schuler, un pericolo per l’economia dell’alpeggio. Non solo. I 50mila esemplari presenti nei 75mila ettari di terriorio altoatesino avrebbero causato “danni ai prati da sfalcio, nei quali i loro scavi e cunicoli hanno danneggiato almeno il 10% della superficie complessiva, in 210 località e 429 parcelle catastali”. Eppure sarebbero stati versati dei contributi ai contadini per la loro rifusione, ma la carenza di manodopera e l’impossibilità di utilizzare i macchinari non rendono possibile, e soprattutto economica, la loro risistemazione. Da qui la risoluzione del problema: un decreto che autorizza l’abbattimento delle marmotte, laddove si registrino “danni rilevanti nei prati da sfalcio, nelle loro vicinanze, nonché presso infrastrutture a rischio”.

Marmotte salve ma la Lav indagherà su ogni morte ingiusta

Ma la Lav non ci sta e presenta subito ricorso al Tar di Bolzano, accusando l’Amministrazione provinciale di una gestione della fauna selvatica “più propensa allo sterminio di ogni forma di vita, che alla tutela ed all’incremento del patrimonio faunistico”. Secondo l’associazione, infatti, i danni denunciati dalla Provincia non avrebbero alcun concreto supporto documentale e soprattutto la stessa non avrebbe verificato alcuna misura alternativa che favorisse l’allontanamento degli animali, “arrivando persino ad affermare che la traslocazione delle marmotte ingenera elevato stress negli animali, per cui era meglio ammazzarli”. E il Tar accoglie il ricorso sospendendo il provvedimento provinciale in corso, che nel frattempo avrà di certo mietuto vittime tra le marmotte. Di questo ne è convinta la Lav, il cui ufficio legale valuterà le responsabilità di ogni morte ingiustamente causata.

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