Come ogni anno, puntuale, si svolge la Grindagrap, la rituale mattanza da parte degli isolani dei globicefali (Globicephala melas), ossia le balene pilota. I cetacei vengono spinti con le barche nell’acqua bassa in delle piccole baie e qui uomini e bambini le fanno a pezzi con uncini, ganci e coltelli, tingendo le acque di rosso.
Nonostante la legge europea impedisca manifestazioni simili, il Grindagrap si svolge regolarmente tutti gli anni, scontrandosi con l’opinione pubblica e le associazioni ambientaliste. Tra queste Sea Shepherd, l’organizzazione statunitense fondata nel 1977 da Paul Watson in difesa degli oceani e dei loro abitanti. Ma due volontari sono stati arrestati proprio mentre, a bordo dell’imbarcazione Sam Simon, stavano investigando su una flotta di 15 imbarcazioni, probabilmente in procinto di dare inizio alla mattanza. L’accusa è quella di aver sostato in acque vietate, ossia nell’area prevista per il Grindagrap, e di aver violato la legge che regola la caccia ai globicefali, rischiando fino a due anni di carcere.
La Danimarca continua a mostrare il suo sostegno alle isole Faroe in questa assurda tradizione. “Anziché uccidere i cetacei dovremmo proteggerli”, ha affermato Paul Watson, “perché il fitoplancton, alla base di tutta la vita, dipende da loro. così facendo stiamo uccidendo gli oceani”.
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