Non sarebbe più facile per un animale essere di colore verde? Si mimetizzerebbe benissimo tra i colori del bosco o della foresta e la sua caccia sarebbe molto più facile. E invece in natura non esistono animali verdi. Perché?

L’unica molecola verde è la clorofilla

A chiederselo e a spiegarlo è stato National Geographic e questo quesito ci ha talmente incuriosito che vogliamo condividerlo con voi. Se è vero, infatti, che in natura vince la selezione naturale e l’evoluzione sostiene la sopravvivenza del più adatto, come mai non si è mai sviluppato un pigmento verde che rendesse gli animali del bosco, prede o predatori, il più possibile mimetici nel loro habitat? L’unica molecola verde esistente in natura è la clorofilla, base energetica per le piante, ma molto difficile da produrre. E anche quegli animali verdi (pesci, uccelli, anfibi e rettili), che a prima vista sembrano di colore verde ma in realtà non lo sono, “utilizzano particolari cellule contenenti cristalli di purina, che riflettono la luce blu; sopra queste cellule ce ne sono altre che contengono un pigmento giallo. Quando la luce attraversa questi strati, il blu si unisce al giallo per ottenere il verde che vediamo”.

Scale di colori

Infine, solo gli esseri umani e altri primati sono in grado di distinguere tra il verde e il rosso. La maggior parte dei mammiferi fa riferimento a una scala di colori completamente diversa, come riporta National Geographic:

I notturni, poi, distinguono solo scale di grigio, e non è un caso che la maggior parte delle pellicce dei mammiferi siano di colore marrone-rossiccio. Noi umani, infatti, li distingueremmo subito tra l’erba o tra le fronde di un albero, ma per la maggior parte dei predatori e delle prede, l’animale appare piuttosto ben mimetizzato.