Ogni anno nella baia di Taiji, in Giappone, la tradizionale caccia ai delfini solleva ampie critiche, anche internazionali. I metodi di uccisione sono a dir poco cruenti. Le acque della baia si colorano di rosso, dato che i delfini vengono bloccati nelle acque basse e e uccisi con lame affilate. Nel 2009, la pubblicazione del documentario “The Cove“, vincitore del premio Oscar, ha acceso ancor di più le polemiche, tanto che lo scorso aprile la World Association of Zoos and Aquariums (Waza) ha vietato a tutti i suoi membri di ospitare esemplari provenienti dalla baia.
E così con il voto di 152 membri della Japanese Association of Zoos and Aquariums (Jaza) è stato deciso di vietare questa pratica, escludendo anche gli interventi diretti sull’esportazione e la vendita. La pressione è arrivata anche dai gruppi degli attivisti: “Con l’eliminazione della domanda di delfini di Taiji dagli acquari giapponesi, la caccia fa un altro passo verso la sua caduta economica”, ha affermato Sea Shepherd.
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